La perdita di un caro è forse il momento più delicato della vita di una persona. L’impresa funebre F.lli Brioschi, non potrà alleviare il tuo dolore per la perdita, ma sicuramente può venirti incontro nell’accollarsi tutti gli adempimenti successivi al decesso ,con le pratiche post-mortem e i documenti per successione.
Tu potrai restare tranquillo insieme ai tuoi cari per elaborare il lutto.
Oltre all’espletamento della documentazione necessaria per l’organizzazione della cerimonia funebre (certificato di morte, autorizzazione alla sepoltura o cremazione della salma, permessi per il trasporto, autorizzazioni cimiteriali) ti possiamo aiutare con le pratiche per la successione. Affiancati da affermati e fidati professionisti ti sosterremo ed accompagneremo nel processo burocratico.
La successione ereditaria
Spendiamo qualche riga per spiegarti, nel caso non lo sapessi, che prima di compiere qualunque atto relativo ai beni del deceduto, è opportuno raccogliere informazioni al fine di non vedersi precludere la possibilità di rinunciare all’eredità.
La successione ereditaria rappresenta il passaggio del patrimonio attivo e passivo dal deceduto agli eredi. Può essere legittima o testamentaria.
La successione legittima è alternativa o complementare a quella testamentaria e si ricorre ad essa quando non esiste un testamento o il defunto non ha integralmente disciplinato gli aspetti caduti in successione nel testamento stesso. Gli eredi di una successione legittima sono il coniuge, i discendenti, gli ascendenti (es. genitori), i fratelli e cugini e altri parenti fino al sesto grado. Per ultimo, ove non vi siano parenti o abbiano rinunciato all’eredità, i beni resteranno allo Stato.
La successione testamentaria invece è un atto scritto dal defunto con le sue volontà. Può essere un testamento pubblico (redatto con atto notarile), segreto (chiuso e consegnato al notaio) o olografo (scrittura privata, scritto di pugno, perché sia valido il testamento olografo deve riportare data e firma del deceduto). Contiene nomi, indirizzi e dati di tutte le persone, società e organizzazioni alle quali si vuole evolvere i propri beni e può essere modificato finché si è in vita.
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Accettazione o rinuncia eredità
L’eredità può essere:
- Accettata in modo puro e semplice;
- Accettata con beneficio di inventario (devono accettare con beneficio di inventario gli eredi minori, gli interdetti e gli inabilitati; tale procedura può essere attivata anche da tutti gli altri eredi a prescindere dallo stato di incapacità, allo scopo di tenere distinto il patrimonio del defunto da quello dell’erede. L’inventario è l’elenco di debiti e crediti del deceduto e deve essere redatto dal cancelliere del Tribunale competente per residenza o da un notaio. La redazione dell’inventario deve essere conclusa entro 3 mesi dalla data del decesso);
- Rinunciata (il verbale di rinuncia all’eredità deve essere redatto dal cancelliere del Tribunale competente per residenza o per atto di notaio e deve essere effettuata entro 3 mesi dalla data del decesso. La quota rinunciata spetta agli altri eredi. Il coniuge che rinuncia all’eredità mantiene comunque il diritto alla pensione di reversibilità e il diritto di abitazione sulla casa coniugale. La rinuncia è preclusa se prima dell’adempimento si sono compiuti atti relativi ai beni del deceduto).
Chi può richiedere pratiche per la successione
La legislazione italiana apre la possibilità di richiesta di eredità a tutti i parenti del deceduto fino al sesto grado di parentela.
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Documenti per successione
La domanda di successione, serve per trasferire i beni immobili (terreni e fabbricati) del defunto agli eredi.
È obbligatoria in caso di eredità di beni immobili e va presentata da un erede, entro un anno dalla scomparsa del caro. I documenti per la successione vanno presentati all’Agenzia delle Entrate competente in riferimento all’ultima residenza del defunto. Quest’ultima verrà informata riguardo la composizione dell’intero patrimonio del defunto e in base a quello, delineerà le imposte ipotecarie e catastali che gli eredi, in base al grado di parentela (ove non ci sia un testamento), dovranno pagare.
La dichiarazione presentata da uno degli eredi ha effetto per tutti e non richiede l’intervento del notaio, anche se in genere ci si affida ad un professionista o ad uno studio specializzato.
Documentazione per pratica di successione: l’elenco
La pratica di successione risulta particolarmente impegnativa, sia perché deve esser svolta in un periodo dal confuso carico emotivo, sia perché richiede il recupero di una numerosa documentazione specifica e dettagliata, si ha un anno di tempo per le pratiche di successioni.
I principali documenti da presentare per apertura pratica successione sono:
- certificato di morte o autocertificazione
- certificato o autocertificazione di ultima residenza del defunto
- codice fiscale del defunto e degli eredi
- autocertificazione stato di famiglia del defunto alla data del decesso
- autocertificazione stato di famiglia degli eredi
- visure catastali e atti di provenienza degli immobili del defunto (rogiti di compravendita, divisione, permuta, donazione, dichiarazioni di successione, sentenze di usucapione, …)
- atto di notorietà dell’erede in cui vengono indicati tutti gli eredi, il tipo di successione e il regime patrimoniale
- eventuale copia del testamento autenticato da un notaio
- ultima dichiarazione dei redditi del defunto (se presentata)
- dichiarazione di destinazione urbanistica in presenza di terreni
- copia del contratto di mutuo se presente
- documenti che attestino eventuali passività
- dichiarazione della banca che certifichi la presenza di eventuali conti bancari, titoli depositati, azioni, etc. a nome del defunto
- visura camerale e situazione patrimoniale in caso di aziende e quote societarie.
- ricevuta di tutte le spese funerarie sostenute in caso sia dovuta l’imposta di successione
- eventuali dichiarazioni di rinuncia all’eredità da parte di uno o più eredi
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Sbloccare i conti bancari del defunto
Al momento della richiesta di successione, è bene avvisare anche la banca di riferimento del conto/i bancario del caro estinto.
Dopo la presentazione del certificato di morte, l’istituto bancario provvederà a bloccare i fondi, i quali torneranno disponibili per gli eredi solo al termine della pratica di successione.
Per sbloccare i conti ed accedere ai fondi per liquidare gli eredi andranno presentati:
- atto di notorietà oppure dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà
- copia ufficiale dell’attivazione del testamento (nei casi in cui questo sia presente)
- dichiarazione di successione o certificazione di avvenuta dichiarazione rilasciata dall’Agenzia delle Entrate in cui sono indicati in maniera dettagliata i beni del defunto, compreso il conto bancario che si vuole sbloccare
- dichiarazione di pagamento delle eventuali imposte di successione
Leggi anche la guida completa degli adempimenti post-mortem che contiene:
- liquidazioni e i trattamenti di fine rapporto del defunto;
- la reversibilità della pensione;
- le assicurazioni
- le utenze
- contratti di locazione
- passaggio di proprietà dei veicoli
- etc…
Se hai bisogno di ulteriori informazioni, non esitare a telefonarci o contattarci.